Il pignoramento è una misura esecutiva che consente a un creditore di recuperare il proprio credito attraverso il sequestro di beni o somme di denaro appartenenti al debitore. L’importo minimo che può dar luogo a un pignoramento dipende dal tipo di debito e dalla natura del creditore.
Non esiste un importo minimo universale per l’avvio di un pignoramento. Tuttavia, in generale, il pignoramento viene avviato per somme che giustificano i costi della procedura esecutiva.
Nel caso di crediti ordinari (derivanti da prestiti, fatture non pagate o altri obblighi contrattuali), il creditore deve valutare se l’importo del debito sia sufficiente a giustificare le spese legali e processuali. Di solito, per cifre inferiori a 1.000-2.000 euro, un creditore privato potrebbe non avviare un’azione esecutiva, a meno che il debitore non abbia altri debiti accumulati.
Per i debiti fiscali e tributari, la soglia minima per il pignoramento varia a seconda dell’ente creditore. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ad esempio, può avviare un pignoramento su somme dovute superiori a 120 euro, ma generalmente le azioni esecutive vengono avviate per importi più elevati.
Soglie minime per il pignoramento di stipendi e pensioni:
- Per il pignoramento dello stipendio, l’importo minimo soggetto a pignoramento dipende dalla percentuale stabilita per legge. La regola generale prevede che possa essere pignorato fino a 1/5 dello stipendio netto, salvo specifiche eccezioni per debiti fiscali o alimentari.
- Per le pensioni, esiste una soglia di impignorabilità che corrisponde all’ammontare dell’assegno sociale aumentato della metà. Solo l’eccedenza rispetto a questa somma può essere pignorata.
Soglie per il pignoramento del conto corrente:
- Se il conto contiene solo somme derivanti da stipendio o pensione accreditati nei 30 giorni precedenti, può essere pignorata solo la parte eccedente il triplo dell’assegno sociale.
- Se il conto contiene altre disponibilità liquide, queste possono essere interamente pignorate fino alla concorrenza del debito.
Ecco una tabella riepilogativa delle soglie minime per il pignoramento:
Tipo di Debito | Soglia Minima per il Pignoramento |
---|---|
Debiti ordinari (prestiti, fatture) | Variabile, generalmente sopra 1.000-2.000 euro |
Debiti fiscali (Agenzia Entrate) | Da 120 euro in su |
Pignoramento dello stipendio | Massimo 1/5 dello stipendio netto |
Pignoramento della pensione | Solo sopra la soglia minima vitale |
Pignoramento del conto corrente | Fondi liberi interamente pignorabili, limiti per stipendi e pensioni |
Conclusione: Il pignoramento non ha una soglia minima fissa e dipende dalla tipologia del debito. Per i debiti ordinari, generalmente il valore deve essere sufficientemente elevato da giustificare le spese legali. Per i debiti fiscali, la soglia minima è più bassa, ma l’ente creditore valuta caso per caso l’opportunità di procedere.
Valutare con attenzione la propria posizione debitoria e conoscere i limiti legali del pignoramento può aiutare a prevenire azioni esecutive e a trovare soluzioni alternative per il pagamento dei debiti.
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🔹 Rateizzazione del debito – Chiedere una dilazione dei pagamenti può permetterti di rientrare nel debito senza subire il pignoramento.
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