Quali Beni Possono Essere Pignorati, Quando E Come?

Quando un creditore ottiene un decreto ingiuntivo e il debitore non paga, può avviare il pignoramento di beni per recuperare il credito. Il pignoramento è un’azione esecutiva che consente al creditore di sequestrare e vendere determinati beni del debitore per ottenere il pagamento del debito. Non tutti i beni possono essere pignorati, e la procedura varia a seconda della tipologia di bene colpito.

Quali beni possono essere pignorati?

I beni pignorabili si dividono in tre categorie principali:

  1. Beni mobili (oggetti di valore presenti nell’abitazione o nell’attività del debitore)
  2. Beni immobili (case, terreni, fabbricati)
  3. Beni di credito (conti correnti, stipendi, pensioni, crediti verso terzi)

1. Pignoramento di beni mobili

Il pignoramento mobiliare riguarda oggetti e beni materiali che si trovano nell’abitazione o nella sede dell’attività del debitore. L’ufficiale giudiziario si reca sul posto per identificare e sequestrare i beni pignorabili, che verranno successivamente messi all’asta.

Cosa può essere pignorato?

  • Denaro contante
  • Gioielli, orologi di valore
  • Opere d’arte, quadri, mobili di pregio
  • Apparecchi elettronici, televisori, computer
  • Strumenti musicali di valore
  • Autoveicoli, motocicli, biciclette elettriche

Cosa non può essere pignorato?

  • Letti, armadi, tavoli e sedie essenziali per la vita quotidiana
  • Elettrodomestici di prima necessità come frigorifero, forno, lavatrice
  • Vestiti, biancheria, oggetti personali indispensabili
  • Strumenti di lavoro essenziali per la professione del debitore
  • Medaglie, decorazioni al valore, ricordi personali di famiglia

Quando avviene il pignoramento mobiliare?

  • Il creditore ottiene un decreto ingiuntivo e il tribunale lo dichiara esecutivo.
  • Il debitore riceve un atto di precetto, con cui viene intimato a pagare entro 10 giorni.
  • Se il debitore non paga, il creditore può chiedere all’ufficiale giudiziario di procedere con il pignoramento.
  • L’ufficiale giudiziario si reca nell’abitazione o nell’attività del debitore per individuare i beni pignorabili.
  • I beni pignorati vengono venduti all’asta per recuperare il credito.

2. Pignoramento di beni immobili

Il pignoramento immobiliare riguarda case, terreni e fabbricati intestati al debitore. Se il debitore possiede un immobile di valore, il creditore può avviare la procedura per la vendita all’asta.

Quando è possibile pignorare un immobile?

  • Se il debitore ha accumulato un debito con banche, finanziarie o privati.
  • Se il debitore non paga un mutuo ipotecario (la banca può avviare l’esecuzione forzata).
  • Se l’immobile è già gravato da ipoteche a favore di creditori.

Quando la prima casa è impignorabile?

  • Se l’immobile è l’unico di proprietà del debitore.
  • Se il debitore lo utilizza come abitazione principale.
  • Se il creditore è l’Agenzia delle Entrate Riscossione e il debito è inferiore a 120.000 euro.

Quando invece il creditore può pignorare la prima casa?

  • Se il creditore è una banca o un privato (le tutele valgono solo per debiti fiscali).
  • Se l’immobile è una seconda casa o una casa affittata a terzi.
  • Se esiste già un’ipoteca sull’immobile.

Come avviene il pignoramento immobiliare?

  1. Il creditore ottiene un decreto ingiuntivo e iscrive ipoteca sull’immobile.
  2. Il debitore riceve l’atto di precetto con un termine di 10 giorni per pagare.
  3. Se il debitore non paga, il creditore può chiedere al tribunale di avviare il pignoramento.
  4. Il tribunale nomina un perito per valutare l’immobile e stabilire il prezzo base d’asta.
  5. L’immobile viene messo all’asta pubblica e il ricavato viene usato per saldare il debito.

3. Pignoramento di beni di credito (Conti Correnti, Stipendi, Pensioni)

Se il debitore non ha beni mobili o immobili facilmente pignorabili, il creditore può agire direttamente su somme di denaro o entrate mensili del debitore.

Conto corrente:

  • Il creditore può chiedere alla banca di bloccare il saldo disponibile e trasferire le somme dovute.
  • Se il conto è vuoto, il pignoramento resta attivo fino a quando vengono effettuati nuovi accrediti.

Stipendio o pensione:

  • Il creditore può chiedere il pignoramento presso il datore di lavoro o l’INPS.
  • La legge prevede che sia possibile pignorare fino a un quinto dello stipendio netto.
  • Per le pensioni, è previsto un minimo vitale impignorabile (attualmente pari a circa 600 euro).

Altri crediti:

  • Se il debitore ha crediti verso altre persone o aziende (ad esempio, fatture da incassare), il creditore può pignorarli direttamente.

Quando il pignoramento diventa esecutivo?

Il creditore può avviare il pignoramento solo dopo che il decreto ingiuntivo è diventato esecutivo. I tempi sono i seguenti:

  1. Emissione del decreto ingiuntivo: il creditore ottiene un ordine di pagamento dal tribunale.
  2. Notifica al debitore: il debitore riceve il decreto e ha 40 giorni di tempo per fare opposizione.
  3. Atto di precetto: se il debitore non paga, il creditore gli intima di saldare il debito entro 10 giorni.
  4. Pignoramento: se il pagamento non avviene, il creditore può avviare l’azione esecutiva sui beni pignorabili.

Come evitare il pignoramento?

Se il pignoramento è imminente, il debitore ha ancora delle possibilità per evitarlo:

  1. Conversione del pignoramento (Art. 495 c.p.c.)
    • Il debitore può chiedere di sostituire il pignoramento con un pagamento rateale.
    • Deve versare almeno 1/5 del debito iniziale per ottenere la rateizzazione.
  2. Accordo con il creditore (Saldo e Stralcio)
    • Se il debitore propone un pagamento ridotto immediato, il creditore può accettare e chiudere la procedura.
  3. Accesso alla Legge sul Sovraindebitamento (D.lgs. 14/2019)
    • Blocca le azioni esecutive e permette di ristrutturare il debito.

In conclusione

Non tutti i beni possono essere pignorati, ma i creditori hanno molte opzioni per recuperare il debito. I beni mobili, gli immobili e le entrate mensili del debitore sono i principali bersagli del pignoramento. Tuttavia, esistono strumenti per proteggersi, come la conversione del pignoramento, la trattativa con il creditore e l’accesso alle procedure di sovraindebitamento. Agire rapidamente è essenziale per evitare il peggioramento della situazione e trovare una soluzione prima che il pignoramento diventi definitivo.

Come l’Avvocato Monardo può aiutarti a cancellare i debiti in caso di pignoramenti in corso

Se stai subendo un pignoramento e sei sommerso dai debiti, sappi che esistono strumenti legali per ridurre, rateizzare o addirittura cancellare il tuo debito. L’Avvocato Monardo, esperto in diritto bancario e tributario, può fornirti la giusta strategia per fermare le azioni esecutive e liberarti dai debiti in modo definitivo.

Quali soluzioni possono aiutarti a cancellare i debiti?

Se hai debiti insostenibili e un pignoramento in corso, le seguenti procedure possono essere applicate per bloccare l’esecuzione e ridurre il tuo carico finanziario:

Opposizione al pignoramento – Analisi della procedura per individuare eventuali vizi formali o illegittimità che possano bloccare l’esecuzione.
Saldo e stralcio del debito – Negoziazione con i creditori per ottenere una riduzione del debito e una chiusura anticipata della posizione debitoria.
Piano di rientro sostenibile – Definizione di una rateizzazione del debito in base alle reali possibilità economiche del debitore.
Legge 3/2012 sul sovraindebitamento – Se il debito è diventato insostenibile, è possibile accedere a procedure di ristrutturazione che possono portare alla cancellazione parziale o totale dei debiti residui.

Come funziona la Legge 3/2012 per la cancellazione dei debiti?

La Legge 3/2012 offre tre strumenti principali per liberarsi dai debiti in caso di pignoramenti in corso:

🔹 Il Piano del Consumatore – Consente di riorganizzare i pagamenti in base alla capacità economica del debitore, senza necessità di accordo con i creditori.
🔹 L’Accordo con i Creditori – Permette di trovare un’intesa con i creditori per ridurre il debito e ottenere condizioni di pagamento più favorevoli.
🔹 La Liquidazione del Patrimonio – In alcuni casi, cedendo solo una parte del proprio patrimonio, è possibile azzerare completamente i debiti senza compromettere i beni essenziali.

Perché scegliere l’Avvocato Monardo?

È gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012) e può guidarti nella richiesta di cancellazione del debito.
È iscritto negli elenchi del Ministero della Giustizia, garantendo professionalità e trasparenza.
È fiduciario di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi), specializzato nella gestione di situazioni di sovraindebitamento e pignoramenti.

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